Paralisi del sonno ipnagogiche e ipnopompiche, cause e diagnosi
Spesso si sente parlare del fenomeno della paralisi del sonno e ci si può chiedere se questo sia il sintomo di un problema serio di salute, con questo articolo cercheremo di rispondere a questa e a molte altre domande sulle paralisi del sonno.
I ricercatori del sonno hanno da tempo studiato il fenomeno delle paralisi del sonno e hanno scoperto che, nella maggior parte dei casi, si tratta semplicemente di un sintomo che il corpo manda quando durante il sonno non si muove agevolmente, solo raramente infatti le paralisi del sonno sono ricollegabili a gravi problemi psichiatrici.
Prima di procedere con la lettura, consigliamo a chi soffre di questo disturbo di munirsi di un dispositivo del monitoraggio del sonno, chiamati anche sleep tracker. Grazie alla tecnologia, oggi è possibile conoscere in maniera molto accurata, tutto quello che accade al nostro corpo durante le varie fasi REM.
Nel corso dei secoli i sintomi delle paralisi del sonno sono stati descritti da tantissimi fra scienziati e letterati e da ciascuno gli è stata attribuita una connotazione negativa, c’è chi le ha riconnesse alla presenza di demoni maligni e chi addirittura al rapimento temporaneo degli alieni. Quasi ogni cultura nel corso della storia ha dato la sua personale spiegazione delle paralisi del sonno e la gente per molto tempo si è affidata a queste spiegazioni avendo terrore del fenomeno delle paralisi del sonno. A questo punto, nell’era contemporanea, è opportuno chiarire cosa realmente siano le paralisi del sonno.
Cosa sono le paralisi del sonno
Le paralisi del sonno sono delle sensazioni nelle quali ci si sente coscienti ma in concreto non si riesce ad effettuare alcun movimento, si verificano quando una persona passa da una all’altra fase del ciclo del sonno, quindi nell’alternare sonno e veglia.
Durante questi passaggi si possono verificare le paralisi del sonno che si manifestano appunto con l’incapacità di muoversi o parlare per alcuni secondi o addirittura per qualche minuto, c’è chi inoltre ha riferito di aver provato una sensazione di pressione o un senso di soffocamento. Le paralisi del sonno possono accompagnarsi anche ad altri disturbi del sonno come ad esempio la narcolessia nella quale si ha un forte bisogno di dormire anche durante il giorno a causa dell’incapacità del cervello di regolare adeguatamente il ciclo del sonno.
Quando si verificano le paralisi del sonno?
Le paralisi del sonno si verificano in genere in due momenti: quando ci si sta per addormentare, viene dunque definita paralisi del sonno ipnagogica, o quando si è in procinto di svegliarsi, paralisi del sonno ipnopompica.
Cosa accade durante le paralisi del sonno ipnagogiche?
Nel momento in cui una persona si sta addormentando il suo corpo si rilassa lentamente per consentire anche al cervello di passare dalla fase della veglia a quella del sonno, in questo momento l’individuo diviene meno consapevole di ciò che lo circonda e pian piano perde conoscenza abbandonandosi al sonno. Tuttavia, talvolta può capitare che si rimanga coscienti fino al momento di addormentarsi e proprio in questo momento si può far caso alla manifestazione delle paralisi del sonno, ossia all’incapacità di muoversi e o parlare.
Cosa accade durante le paralisi del sonno ipnopompiche?
Durante la notte il corpo attraversa due diverse fasi del ciclo del sonno, il sonno REM (Rapid Eye Movement) e quello NREM (Non Rapid Eye Movement), un ciclo che li comprende entrambi dura di norma circa 90 minuti. Nel sonno NREM, che si verifica prima e comprende il 75% del sonno totale, il corpo si rilassa e si rigenera, per poi lasciare il posto al sonno REM. Durante quest’ultimo gli occhi si muovono rapidamente e si sogna, ma il resto del corpo rimane rilassato dal un punto di vista strettamente fisico, ciò significa che l’apparato muscolare è per così dire “spento”, proprio in questo momento può accadere di risvegliarsi e tornare ad essere coscienti, ma essendo il corpo ancora in fase di riposo capita di non riuscire né a muoverlo, né a parlare.
Chi soffre di paralisi del sonno?
Non tutti lo sanno ma almeno 4 su 10 persone soffrono di paralisi del sonno, si tratta di una condizione molto comune infatti che viene in genere notata soprattutto durante l’adolescenza, senza differenziazione di sesso.
Esistono comunque dei fattori che possono essere ricollegati alla presenza di paralisi del sonno, questi sono:
- mancanza di sonno
- alterazioni del ciclo del sonno
- stress o disturbo bipolare
- dormire supini
- disturbi del sonno come la narcolessia o la sindrome delle gambe senza riposo
- l’uso di alcuni farmaci
- abuso di sostanze stupefacenti
Come vengono diagnosticate le paralisi del sonno?
Chiunque noti durante la notte l’incapacità di muoversi o parlare per alcuni secondi o pochi minuti potrebbe soffrire di paralisi del sonno e molto spesso non è necessario trattare questa condizioni con terapie specifiche, in ogni caso è comunque opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia al quale raccontare l’accaduto in modo tale che solo lui posso escludere la presenza di patologie più gravi ricollegabili alle paralisi del sonno.
E’ importante consultare il medico soprattutto se la comparsa delle paralisi del sonno provoca un ulteriore stato di stress e preoccupazione condizionando sia la qualità del riposo notturno sia la vita quotidiana.
Il medico in genere affronta il problema suggerendo la compilazione del diario del sonno per un paio di settimane, nel quale bisogna riportare tutti i sintomi e la frequenza con cui si verificano le paralisi del sonno. Per la diagnosi può inoltre essere importante l’analisi della storia familiare per verificare l’eventuale presenza dello stesso o di altri disturbi del sonno. Nel momento in cui si conclama la presenza delle paralisi del sonno ci si può rivolgere ad un medico specialista in questo campo per un ulteriore valutazione.
Come vengono trattate le paralisi del sonno?
La maggior parte delle persone non ha bisogno di particolari terapie per curare le paralisi del sonno, se non nel caso della presenza di altre patologie come ad esempio la narcolessia. In ogni caso si può provvedere ad apportare delle modifiche al proprio stile di vita nel tentativo di limitare la comparsa delle paralisi del sonno come:
- migliorare le proprie abitudini riguardo il ciclo del sonno dormendo dalle 6 alle 8 ore per notte
- se prescritti dal medico, assumere farmaci antidepressivi che regolarizzino i cicli del sonno
- trattamento specifico della propria salute mentale
- trattamento specifico dei disturbi del sonno come la narcolessia o la sindrome delle gambe senza riposo
Come affrontare le paralisi del sonno
Non c’è nessun motivo per il quale ci si debba spaventare quando si verificano le paralisi del sonno, anzi si possono adottare delle semplici abitudini per essere in grado di controllare i fenomeni delle paralisi del sonno nel momento in cui si verificano, ad esempio, in primis migliorando la regolarità dei propri cicli di sonno, alleviando lo stress soprattutto poco prima di andare a dormire ed evitare di dormire supini.
- Comiani, Rolando (Autore)