Allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche, cause e trattamento
Le allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche sono delle allucinazioni visive, tattili, uditive o relative ad altri eventi sensoriali di breve durata ma che di tanto in tanto possono prolungarsi e si verificano nel passaggio dalla veglia al sonno, ipnagogiche, o dal sonno alla veglia, ipnopompiche.
Questo fenomeno venne descritto per la prima volta dal medico olandese Van Isbrand Diemerbroeck nel 1664. Secondo la descrizione riportata i pazienti che ne soffrono sentono suoni e vedono immagini inesistenti, spesso si tratta di sensazioni forti e bizzarre e talvolta addirittura inquietanti.
Allucinazioni ipnagogiche cause
Le allucinazioni ipnagogiche di solito vengono inserite fra i disturbi riconnessi alla narcolessia e dunque insieme con l’eccessiva sonnolenza diurna, la cataplessia e la paralisi del sonno. Il disturbo delle allucinazioni ipnagogiche è per lo più comune nei bambini e possono verificarsi anche senza la narcolessia.
Spesso chi soffre di allucinazioni ipnagogiche è riluttante ad ammetterlo per paura di apparire affetto da patologie mentali, tuttavia si ritiene che queste si verifichino nella maggior parte delle persone almeno una volta nella vita. Il tasso di segnalazione di episodi di allucinazioni ipnagogiche varia, quelle ipnopompiche pare compaiano nel 6-13% delle persone, mentre le allucinazioni ipnagogiche nel 25-38%. Nella comparsa delle allucinazioni ipnagogiche non vi è una differenza fra sesso, ne possono indistintamente soffrire sia maschi sia femmine.
Uno studio condotto su 14000 individui ha riferito che coloro che sono più inclini all’ansia, alla depressione o sono affetti da disturbi affettivi bipolari sperimentano due volte più degli altri episodi di allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche almeno una volta a settimana.
Lo studio ha riferito che oltre la metà dei soggetti presi in esame ha manifestato episodi di allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche non riconnesse ad alcun disturbo fisico, all’abuso di sostanze o a disturbi del sonno o ad altri problemi psichiatrici.
Fattori di rischio alla base delle allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche
Le ricerche hanno posto in luce una maggiore tendenza a manifestare le allucinazioni ipnagogiche in pazienti che soffrono di narcolessia spesso trattata con farmaci, sono stati ad esempio segnalati gli antidepressivi triciclici che in numerosi casi vengono ricollegati alla comparsa di allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche.
Come abbiamo anticipato in precedenza le allucinazioni ipnagogiche o quelle ipnopompiche possono verificarsi sia al momento di andare a dormire sia, al contrario, quando ci si sta per svegliare, si tratta di visioni molto vivide che in genere sono costituite da semplici forme come cerchi colorati o parti di oggetti, possono inoltre apparire sempre le stesse o cambiare nelle dimensioni, non si esclude inoltre che si abbiano allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche che assumono la forma di animali o persone spesso a colori.
Anche le allucinazioni uditive sono molto comuni, mentre gli altri sensi vengono coinvolti più raramente. Le allucinazioni uditive possono manifestarsi comprendendo pochi suoni o melodie più elaborate. Un altro tipo di allucinazioni che a volte viene segnalato dai pazienti coinvolge altri sensi facendo ad esempio percepire cambiamenti di posizione delle parti del corpo come un braccio o una gamba, o sensazioni extracorporee come lo spostamento del corpo nello spazio quale la levitazione.
I pazienti che soffrono di allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche possono riferire una precedente storia di narcolessia, di disagio sociale e la difficoltà a mantenere stabile un lavoro.
Altri fattori connessi alle allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche
Le allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche vengono poste in relazione anche con patologie più gravi come la schizofrenia che per lo più si manifesta con allucinazioni uditive, queste si verificano soprattutto fra gli anziani che presentano una progressiva perdita dell’udito la quale determina l’insorgere di queste percezioni recuperandole dalla memoria celebrale.
Altri fattori riconnessi alla comparsa di allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche sono l’abuso di droghe, i terrori del sonno nei bambini e le convulsioni.
Diagnosi e trattamento delle allucinazioni
Per diagnosticare la presenza di allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche i medici prescrivono di norma analisi del sangue come indagine preliminare, ma in seguito i pazienti vengono indirizzati presso centri specialistici nella cura dei disturbi del sonno per verificare se siano positivi alla narcolessia.
Le allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche possono essere trattate con antidepressivi soppressori del sonno REM; come la venlafaxina (EFFEXOR) o altri inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. Nonostante il loro presunto ruolo nell’insorgere delle allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche, gli antidepressivi triciclici vengono consigliati anche per il trattamento dei sintomi quando viene accertato che le allucinazioni siano in combinazione con la narcolessia.
Per il trattamento delle allucinazioni uditive vengono prescritti soprattutto: olanzapina, quetiapina, fluvoxamina, clomipramina, carbamazepina, il valproato e donepezil.
Prognosi
Quando le allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche sono riconnesse alla narcolessia, anche la prognosi è la stessa, se invece queste sono presenti in assenza di tale disturbo del sonno basterà apportare piccole modifiche al proprio stile di vita per far regredire i sintomi utilizzando i farmaci solo in casi estremi.
Questo articolo ha il puro scopo di informare e non deve essere inteso come sostituto di una diagnosi medica o per il trattamento di condizioni gravi. Per qualsiasi prescrizione e consulto specialistico si consiglia di sottoporsi ad una visita presso un medico specializzato.