Passiflora per dormire, uso, proprietà e controindicazioni
La passiflora o passiflora incarnata è una pianta originaria del sud degli Stati Uniti, del centro e del sud America. Per secoli i nativi americani e gli Atzechi hanno apprezzato le proprietà curative della passiflora nota soprattutto per il suo effetto calmante, veniva infatti utilizzata per placare l’ansia, l’insonnia, le convulsioni e l’isteria.
Il nome della passiflora, ossia fiore della passione, si pensa che provenga dai missionari spagnoli che la scoprirono nel XVI secolo e che li colpì profondamente in quanto fiore della passiflora al centro assomiglia alla corona di spine di Gesù in croce.
Al giorno d’oggi gli studi scientifici che hanno preso in esame la passiflora non sono molti ma dai risultati in nostro possesso sappiamo che questa pianta agisce come rilassante del sistema nervoso e riduce gli spasmi muscolari. La passiflora è stata utilizzata anche per il trattamento delle crisi epilettiche, dell’isteria, della febbre da fieno, per l’asma, per la pressione alta e per la fibromialgia.
Prima del 1978 la passiflora veniva impiegata negli Stati Uniti come sedativo per curare i disturbi del sonno, in seguito è stato poi sospeso questo trattamento in attesa che venissero effettuati degli studi scientifici appropriati, ma ancora non è stata reintegrata da vendita del prodotto.
La passiflora per dormire e combattere l’ansia
La passiflora viene invece spesso impiegata in combinazione con altri rimedi naturali per migliorare il sonno o per trattare i sintomi dell’ansia, dell’insonnia e di altri disturbi del sonno. Effetti simili alla passiflora in quest’ambito sono stati riscontrati in altre erbe e piante come la radice di valeriana, la melissa, l’erba di San Giovanni, la camomilla e i fiori di lavanda.
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Il trattamento a base di passiflora si è dimostrato particolarmente efficace sia negli adulti sia nei bambini, difatti in Germania viene utilizzato l‘estratto di passiflora in uno speciale tè sedativo per i più piccoli. Quando la passiflora per dormire viene impiegata per il trattamento dei disturbi del sonno e per placare gli stati d’ansia non determina alcuna dipendenza.
Dosaggio di passiflora al giorno
Come per qualsiasi medicinale, anche la passiflora deve essere utilizzata con coscienziosità attenendosi sempre alle istruzioni riportate sulla confezione del prodotto e nell’etichetta. I dosaggi raccomandati variano ma in generale si possono assumere dai 2 ai 5 grammi di tè a base di passiflora dalle 3 alle 5 volte al giorno.
Tè di passiflora per dormire meglio
Il tè di passiflora è un ottimo rimedio naturale per curare i disturbi del sonno e può essere assunto anche come come infuso. E’ sufficiente immergere una bustina in una tazza di acqua bollente e lasciare in infusione per ottenere una bevanda calda dalle proprietà rilassanti. E’ possibile acquistare il tè a base di passiflora in qualsiasi erboristeria.
Estratto di passiflora
Per chi non ama bere il tè esiste un’altra soluzione per beneficiare dei rilassanti effetti della passiflora, si tratta di un estratto liquido del fiore e ne esiste una variante disponibile anche in capsule da ingerire. Nel formato liquido la passiflora può essere aggiunta in gocce nell’acqua o nel succo di frutta o volendo direttamente sulla lingua. Le capsule invece vengono vendute in diverse dimensione per cui si rimanda alle indicazioni riportate sulla confezione.
Effetti collaterali della passiflora
Per quanto riguarda gli effetti collaterali della passiflora sono stati segnalati pochi disturbi derivati dall’assunzione di questo rimedio naturale. Le più comuni reazioni includono lievi vertigini, nausea e a volte vomito, sonnolenza e battito cardiaco accelerato. Le donne in stato di gravidanza dovrebbero evitare di assumere la passiflora in quanto si tratta pur sempre di un prodotto non testato clinicamente.