Dormire bene: come scegliere il cuscino giusto per il tuo riposo
Il cuscino, come la rete e il materasso, gioca un ruolo fondamentale per dormire bene. Se ti svegli con dolori al collo o alla schiena, forse è arrivato il momento di sostituirlo.
Come scegliere il cuscino adatto? Il cuscino ideale in assoluto in realtà non esiste. Per scegliere quello giusto si dovrebbe partire dalle proprie abitudini, ovvero la posizione in cui si dorme, e dalle proprie caratteristiche fisiche, come corporatura e altezza.
Si possono individuare però delle regole generali, perché quel che è certo è che se si dorme sul guanciale sbagliato si rischia, poco alla volta, di accusare disturbi anche seri alla schiena, al collo e agli arti superiori, che spesso si traducono in un senso di malessere diffuso al risveglio. Le caratteristiche da tenere in considerazione per acquistate un cuscino sono l’altezza e la consistenza.
Innanzitutto, per permetterti di svegliarti bene, un cuscino non dovrebbe mai essere troppo alto ma nemmeno troppo basso. Quando si dorme, infatti, l’intera colonna vertebrale dovrebbe trovarsi in una posizione naturale e rilassata, a cominciare dal tratto cervicale.
Immaginiamo di dormire in posizione supina (a pancia in su). Un cuscino troppo basso ti porterà a piegare la testa all’indietro, tenendo in tensione le vertebre e i muscoli del collo. Costringerà quindi il collo ad accentuare la sua curvatura (lordosi), per compensare quella dorsale (cifosi). Il risultato sarà l’irrigidimento notturno dei muscoli che sostengono la testa, con la conseguente comparsa di dolori al collo e alle spalle dopo il risveglio.
Anche un cuscino troppo alto porterà il collo in una posizione innaturale, come se tenessimo la testa flessa, posizione che, mantenuta così a lungo, provocherà anch’essa non pochi problemi al risveglio.
Un cuscino ideale dovrebbe avere un’altezza di circa 20 centimetri, per una larghezza di circa un metro in modo da adattarsi all’ampiezza delle spalle e impedire che la testa scivoli da un lato durante la notte.
Passiamo alla consistenza. Un cuscino troppo morbido fa sì che il collo sprofondi al suo interno. Con un cuscino troppo rigido, invece, si corre il rischio contrario. In entrambi i casi il tratto cervicale della colonna è costretto a mantenere una posizione innaturale che la muscolatura cerca di compensare diventando una potenziale fonte di dolori.
Quella del materiale è una scelta molto importante.
I cuscini imbottiti di piume d’oca sono piuttosto confortevoli ma non lavabili e facilmente colonizzabili dagli acari, quindi poco indicati soprattutto per i soggetti asmatici o allergici.
I cuscini in gommapiuma sono più igienici e utilizzabili da chi soffre di riniti allergiche. Tuttavia sono spesso causa di problemi di varia natura al collo a causa della loro maggiore rigidezza.
I cuscini in lattice rappresentano un buon compromesso tra comfort e igiene. Sono lavabili e antiacaro, ma anche questi possono risultare eccessivamente rigidi per chi soffre di dolori cervicali.
I cuscini più all’avanguardia sono quelli dotati del cosiddetto sistema “Memory”. Grazie a gel appositamente studiati o a particolari schiume di origine vegetale, questo tipo di cuscini è in grado di adattarsi alla forma del capo e del collo di chi lo utilizza sfruttando il calore che questo emana e di memorizzarla per qualche secondo.
Oggi in commercio è possibile trovarne di diversi tipi , per tutte le esigenze e per tutte le tasche.