Apnea notturna cause primarie e tipologie
Uno fra i più gravi disturbi notturni è l’ apnea notturna che causa un grave abbassamento della qualità del riposo con importanti conseguenze sulla vita quotidiana. L’apnea notturna è dovuta ad una momentanea interruzione del flusso di aria nelle vie respiratorie superiori, questa può essere causata da numerosi fattori sia di natura meramente fisica sia comportamentale.
L’ apnea notturna è un disturbo di cui soffrono in tantissimi di preferenza uomini ma anche le donne, a volte addirittura senza saperlo. Il fenomeno dell’apnea notturna talvolta, infatti, non viene razionalmente percepito e individuato in quanto si verifica proprio durante il sonno profondo disturbandolo e viene considerato il principale responsabile della sonnolenza diurna e della spossatezza che si avverte durante la giornata ma senza capirne il reale motivo.
L’ apnea notturna che turba il riposo di centinaia di persone non è uguale per tutti, viene ramificata in due diverse tipologie una cronica ed una centrale, la distinzione comunque non viene segnalata nel manifestarsi del problema quanto invece nelle cause che lo determinano.
In entrambi i casi l’ apnea notturna consiste in una vera e propria interruzione del respiro della manciata di pochi secondi o addirittura di qualche minuto, può essere sporadica durante l’intera notte o, nei casi più gravi, verificarsi fino a trenta volte in una sola ora incidendo in maniera significativa sul riposo.
Tipologie di apnea notturna
Apnea notturna ostruttiva
Il primo tipo di apnea notturna individuata dalla scienza medica, che l’ha definita ostruttiva, consiste esattamente in un’ostruzione delle vie respiratorie con la conseguente interruzione del flusso di aria. Uno dei segnali che il paziente può subito notare prima di giungere all’episodio di apnea notturna, è il russamento che si verifica proprio perché l’aria cerca di insinuarsi attraverso l’ostruzione, quando questa poi diviene più consistente impedendo totalmente il passaggio d’aria sopraggiungono episodi di apnea notturna.
In questo caso spesso di interviene con la rimozione chirurgia dell’ostacolo alla respirazione e dunque con un intervento di tonsillectomia e o con il taglio chirurgico delle adenoidi.
Apnea notturna centrale
L’apnea notturna centrale viene così chiamata proprio perché dipende da un mal funzionamento del sistema nervoso centrale che non comunica in maniera efficiente con la muscolatura addetta alla respirazione. I muscoli non ricevendo l’impulso dal cervello non si azionano dando origine all’interruzione del respiro.
Entrambi i casi, sia l’ apnea notturna ostruttiva sia quella centrale, possono manifestarsi in tutti i soggetti senza distinzione, tuttavia esistono persone affette da apnee notturne nei quali si individuano fattori comuni ritenuti dai medici come cause scatenanti.
Apnea notturna cause principali
- disturbi muscolari
- disturbi ossei
- sovrappeso
- patologie della cavità orale
- età
I pazienti che manifestano come sintomo frequenti episodi di apnea notturna potrebbero infatti essere affetti da disturbi muscolari o ossei, spesso anomalie o malformazioni mandibolari sono responsabili dell’interruzione del flusso d’aria notturno.
L’ apnea notturna dovuta a disturbi ossei o muscolari è in genere condizionata dalla forma congenita della testa e del collo o dalla poca ricettività del sistema muscolare. Per quanto riguarda invece le patologie della cavità orale ci si riferisce in linea di massima a tonsille ingrossate che, sopratutto nell’età infantile, hanno una forte incidenza sugli episodi di apnea notturna.
Fattori legati al sovrappeso e all’età possono provocare frequentemente l’ apnea notturna in quanto nel primo caso l’eccesso di adipe ispessisce le vie respiratorie rallentando il flusso d’aria, mentre nel secondo l’età avanzata può limitare la rapidità degli impulsi inviati al sistema respiratorio.
Altri cause legate all’ apnea notturna sono da ricercare nell’uso di determinati farmaci, in genere sedativi o rilassanti che per quanto da un lato agiscano benevolmente sul riposo rallentano la ricettività del sistema respiratorio dall’altro.
L’ apnea notturna non è un disturbo da sottovalutare in quanto comporta anche una certa quantità di rischi per la salute del paziente che ne è affetto legati soprattutto al cuore. Nel caso si noti un’eccessiva sonnolenza o spossatezza diurna, calo della concentrazione e/o sonnolenza è consigliabile ricorrere alla polisonnografia. La polisonnografia (PSG) è un test diagnostico a cui possono essere sottoposti soggetti di tutte le età che presentano disturbi del sonno come apnea notturna, gambe senza riposo, paranonnie, nottambulismo e bruxismo.
L’ apnea del sonno è un disturbo che non va sottovalutato per alcun motivo, infatti anche nel caso di episodi sporadici o a bassa frequenza l’abbassamento della qualità del riposo condiziona la corretta funzionalità dell’organismo portando come gravi conseguenze l’insorgenza di patologie cardiovascolari, respiratorie e metaboliche.
La letteratura medica ha evidenziato gravi casi clinici in cui l’apnea del sonno è stata trascurata dai pazienti, in queste preoccupanti circostanze si è perfino giunti all’insorgenza di infarti ed ictus che tuttora sono noti come i più gravi rischi dell’apnea del sonno protratta per lungo tempo.
E’ dunque molto importante intervenire quanto prima sull’analisi diagnostica dell’apnea del sonno e ricercare, dove necessario con l’aiuto delle specialista, l’opportuna terapia o rimedio che elimini il disturbo e garantisca il salutare e corretto riposo notturno.