Sintomi da impianto – perdite e spotting

I sintomi da impianto sono i principali indicatori di una gravidanza in atto, in genere possono verificarsi durante il processo di annidamento dell’ovulo fecondato nella parete uterina, l’endometrio. Molte donne si chiedono quali siano i sintomi da impianto avvenuto, in questo articolo ci occuperemo proprio di far chiarezza sull’argomento.

sintomi da impianto embrionaleI principali sintomi da impianto riferiti dalla maggior parte delle donne sono una leggera e insolita nausea, debolezza, aumento dell’appetito, cambiamenti nella sfera del gusto e delle preferenze alimentari.

Di norma l’impianto dell’ovulo fecondato avviene intorno al sesto o settimo giorno dopo l’ovulazione, questo processo si suddivide in due fasi, scopriamole di seguito.

La prima fase dell’impianto viene definita blastocisti e consiste nell’annidamento dell’ovulo all’interno della parete uterina. La seconda fase necessita dell’ausilio di particolari enzimi che aiutano l’ovulo a penetrare in profondità nell’utero e ancorarsi saldamente. L’ovulo dopo aver affrontato questi primari processi si trova nella cavità cosiddetta endometriale, con il passare dei giorni l’endometrio si inspessisce e avvolge sempre più l’ovulo costruendovi attorno un vero e proprio nido.

I sintomi dell’impianto avvenuto conclamano l’inizio della gravidanza e da quel preciso momento il feto comincia a crescere e a svilupparsi. Insieme con la crescita del piccolo la madre affronta una serie di cambiamenti fisici, ma prima ancora, è importante chiarire le varie differenze fra i sintomi da impianto che possono essere suddivisi in tre gruppi:

I sintomi da impianto avvenuto con successo caratterizzano i primi mesi di gravidanza

I sintomi avvertimento che necessitano di un consulto medico per verificare che la gravidanza non sia a rischio. I sintomi “fasulli” che non culminano in una gravidanza conclamata ma sono semplici indicatori di altre circostanze.

Torniamo ora a parlare dei principali sintomi da impianto che dunque indicano l’inizio di una gravidanza:

  • nausea mattutina
  • avversioni alimentari e cambiamenti nella sfera del gusto
  • aumento della temperatura corporea basale
  • assenza delle mestruazioni
  • eccessiva sensibilità al seno

Come riportato nell’elenco poco sopra, la nausea è uno dei principali sintomi da impianto e in seguito, della gravidanza, questa compare in genere al mattino a stomaco vuoto e può essere accompagnata anche da vertigini.

In genere la nausea mattutina caratterizza le prime settimane di gravidanza e per questo viene annotata fra i sintomi da impianto. Di norma appare come una reazione agli odori forti come i fritti, il pesce, alcune verdure, determinati profumi e il fumo di sigaretta, tutti questi odori possono innescare la nausea e talvolta portare la donna a dare di stomaco. E’ possibile alleviare questo disturbo mangiando una caramella o una mela oppure bevendo un succo, va detto comunque che in alcuni casi la nausea è talmente forte da innescare avversione per tutti gli alimenti.

Come abbiamo anticipato sopra un altro dei sintomi da impianto è il cambiamento delle preferenze alimentari, molte donne ad esempio raccontano di aver manifestato un’improvvisa avversione alla carne e al pesce durante la gravidanza, altre invece dicono di aver avuto determinate voglie improvvise per qualche particolare alimento che al contrario detestavano prima del concepimento. Un’altra caratteristica che accomuna molte donne durante le prime settimane della gravidanza, e che per questo motivo viene compreso fra i sintomi da impianto, è la percezione di un gusto amaro e metallico in bocca che di solito si manifesta a stomaco vuoto.

Un altro fra i sintomi da impianto è l’aumento della temperatura corporea che passa dai consueti 36° C a 37 o 37,2° C misurati sotto l’ascella, questo sintomo sembra essere dovuto all’aumento di progesterone che contribuisce alla crescita del feto.

Il progesterone è un ormone che accelera i processi metabolici del corpo e intensifica il flusso di sangue facendo salire la temperatura. Nella maggior parte dei casi questa lieve differenza non viene avvertita, ma nel caso la si notasse non c’è da preoccuparsi se non si accompagna con ulteriori sintomi come la febbre o il raffreddore. Anche la temperatura basale aumenta, si tratta della temperatura interna che viene di norma misurata per via rettale ed è ben più precisa di quella presa sotto l’ascella in quanto non viene influenzata da alcun fattore ambientale esterno. In caso di gravidanza la temperatura basale può raggiungere anche i 37,4 o 37,5°.

L’assenza delle mestruazioni è uno dei principali sintomi da impianto se non il più comune, se infatti il ciclo mestruale è regolare, il mancato arrivo del ciclo è molto probabilmente l’annuncio di un impianto avvenuto con successo, al contrario se non si è incinta è opportuno fare ulteriori accertamenti.

Anche l’eccessiva sensibilità al seno è uno dei principali sintomi da impianto e si verifica perché i livelli di estrogeni e di progesterone aumentano durante le prime settimane della gravidanza, questi sono ormoni femminili che contribuiscono alla preparazione delle ghiandole per la futura produzione di latte e determinano il gonfiore e la sensibilità che può divenire vero e proprio dolore. I capezzoli e i seni divengono in questo momento particolarmente gonfi e delicati tanto da rendere difficoltoso indossare la solita biancheria intima.

Questi erano i tradizionali sintomi da impianto in condizioni normali, ma come abbiamo accennato sopra, i sintomi da impianto possono anche essere caratterizzati da altri segnali che possono annunciare una gravidanza a rischio, vediamoli nello specifico.

Sintomi da impianto con sanguinamento

Quando una donna sta aspettando il ciclo, ma al posto della consueta mestruazione si verificano solo delle perdite di sangue, definite spotting, dovrebbe prestare attenzione a questo segnale, in quanto potrebbe trattarsi di uno dei sintomi da impianto molto particolare, dovuto ad un improprio annidamento del feto magari in una posizione sbagliata, come ad esempio nella parte bassa dell’utero o nella tuba di Falloppio, definita dai medici gravidanza ectopica.

Se compaiono delle macchie di sangue prima del periodo in cui era prevista la mestruazione è importante richiedere un consulto specialistico immediatamente presso un ginecologo che, dopo l’esame pelvico, sarà in grado di stabilire la posizione del feto e le eventuali anomalie. Nei casi più comuni il medico non prescriverà il ricovero ma consiglierà alla futura mamma il massimo riposo, evitare qualsiasi sforzo fisico e i rapporti sessuali.

Un altro dei sintomi da impianto con complicazioni può essere il dolore al basso ventre, si tratta in questo caso di crampi uterini che si manifestano dopo il periodo della mancata mestruazione, anche in questo caso si consiglia una visita medica per sottoporsi alle analisi del sangue e al controllo pelvico per confermare la gravidanza, nel caso in cui l’impianto sia andato a buon fine il ginecologo sarà in grado di suggerire le norme da adottare per far si che la gravidanza non corra pericoli.

Nella prima parte dell’articolo abbiamo suddiviso i sintomi da impianto in tre categorie e la terza ed ultima anticipava il discorso sui falsi sintomi da impianto, quei sintomi dunque che possono essere o meno indicatori di una gravidanza, vediamo di seguito.

I falsi sintomi da impianto

Soffrire di crampi uterini durante la fase di impianto abbiamo già detto che può essere normale, il dolore non va imputato alla presenza in sé dell’ovulo fecondato che essendo troppo piccolo, è impercettibile, piuttosto i crampi compaiono quando questo viene espulso dalle ovaie.

Bisogna però considerare che i crampi in apparenza uterini possono in realtà essere riconnessi all’intestino che si trova proprio dietro l’utero, infatti diverse donne durante la gravidanza risentono appunto di disturbi intestinali per la compromissione dello stesso dovuta all’ingrossamento dell’utero. I crampi addominali rientrano nell’elenco dei falsi sintomi da impianto in quanto dunque possono essere riconnessi tanto all’impianto embrionale quanto alla stitichezza, ad irritazioni intestinali o all’arrivo delle mestruazioni.

Quando le perdite non dipendono dall’inizio gravidanza

Un altro dei falsi sintomi da impianto è il sanguinamento a metà del ciclo mestruale che non sempre è indicatore di una gravidanza, a volte infatti è comune che si verifichi durante l’ovulazione anche se l’ovulo non è stato fecondato.

Fra tutti i sintomi da impianto, bisogna ricordare che senza dubbio il modo più accurato per confermare l’avvenuto impianto con successo è quello di fare l’esame del sangue per verificare i livelli dell’hCG, l’ormone della gravidanza, che viene prodotto dopo l’impianto e può essere rilevato tanto nel esangue quanto nelle urine già dopo tre giorni di ritardo del ciclo.
Un altro modo per accertarsi di essere incinta è sottoporsi all’ecografia che individua l’ovulo fecondato 3 o 4 settimane dopo l’impianto.

Come rimanere incinta 

Quando una donna sta cercando di restare incinta e comincia a far caso alla presenza dei sintomi da impianto dovrebbe assicurarsi di modificare delle piccole ma importanti abitudini di vita, come ad esempio evitare SPA, solarium e sauna.

Per quanto riguarda l’alimentazione dovrebbe includere nella propria dieta: cereali e pane integrale, frutta e verdura di stagione, carne e pesce a basso contenuto di grassi e latticini. Le proteine, dunque carne, pesce e formaggio fresco, sono infatti necessari per lo sviluppo dei tessuti embrionali.

Si consiglia di fare più pasti suddivisi in piccole porzioni e, nel caso si soffra di nausea, si consiglia di bere molta acqua. Un consiglio utile è inoltre quello di non trattenersi dall’andare in bagno dal momento che la vescica e o il retto gonfi possono premere sull’utero e provocare i crampi. La corretta alimentazione ed uno stile di vita sano possono alleviare la nausea, proteggere l’utero dalle contrazioni e garantiscono il corretto sviluppo embrionale.

Va detto inoltre che non tutte le donne sperimentano i sintomi da impianto, così come per alcune invece questi potrebbero risultare davvero fastidiosi, in questo caso nessun timore in quanto spariranno da soli al massimo entro la dodicesima o tredicesima settima

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